“Non ho smesso di pensarti nemmeno quando tu hai smesso di preoccuparti per me, di mandarmi un misero messaggio al giorno o quando mi hai privato delle tue attenzioni senza nemmeno cercare scuse banali, futili, inutili, ma pur sempre scuse. Non ho mai smesso di cercarti negli accordi di una canzone, nei testi che un tempo cantavamo insieme e nei segnalibri che lasciavamo qua e la tra le pagine ingiallite di un libro che parlava di noi, con la speranza che un giorno lo avremmo riletto davanti ai nostri sguardi, ai nostri riguardi, ad una tazza di cioccolata calda con tanta panna. Non posso essere innamorata di te alle 15 e 12 e smetterlo di esserlo dalle 15 e 13. Non so come si fa, non lo so proprio… forse dovrei chiederlo a te.”
domenica 21 aprile 2013
“Non ho smesso di pensarti nemmeno quando tu hai smesso di preoccuparti per me, di mandarmi un misero messaggio al giorno o quando mi hai privato delle tue attenzioni senza nemmeno cercare scuse banali, futili, inutili, ma pur sempre scuse. Non ho mai smesso di cercarti negli accordi di una canzone, nei testi che un tempo cantavamo insieme e nei segnalibri che lasciavamo qua e la tra le pagine ingiallite di un libro che parlava di noi, con la speranza che un giorno lo avremmo riletto davanti ai nostri sguardi, ai nostri riguardi, ad una tazza di cioccolata calda con tanta panna. Non posso essere innamorata di te alle 15 e 12 e smetterlo di esserlo dalle 15 e 13. Non so come si fa, non lo so proprio… forse dovrei chiederlo a te.”
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento