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domenica 4 dicembre 2016

Caro Amore Mio, dimmi che mi amerai per sempre. Che faremo l’amore per sempre. Che rideremo per sempre. Il Per Sempre è la più bella promessa che ci possiamo fare. E anche la più meschina.

Sai che non mi amerai per sempre.
Lo sappiamo entrambi, anche se dirselo è un po’ come avvicinarsi alla fine.
L’abbiamo visto tante volte.
Gente a caso che si tatua i rispettivi nomi sulla pelle, che respira l’ossigeno dell’altro, che s’addormenta tra braccia che dopo un mese non vuol più vedere.
E allora dove vanno i Per Sempre?
Forse c’è un rifugio per tutti quei Per Sempre che si sono trovati di punto in bianco senza lavoro, senza scopo, senza linfa. E me li vedo io, quei mille Per Sempre a dirsi davanti alla tv Ma tu quanto sei durato? Eh io pensavo che fossero seri, ed invece m’hanno adottato con enfasi per poi sbattermi qua, con voi derelitti, dopo appena un anno
e allora Amore mio, non dirlo anche a me. Non ridurmi a donna che sogna l’eterno per poi trovarsi a destreggiarsi con un presente incerto.
Lo sai come sono. Lo sai come siamo.
Con un piede in casa e l’altro in giardino.  Con lo zainetto sempre pronto.
Perché un giorno ce ne andremo. Ci saluteremo e ognuno andrà per la propria strada.
E quel piede fuori che sa già come sconfitta, ma sconfitta non è. È realtà.Perché io sto fino a quando tu stai. E tu stai fino a quando io sto.
Fino a che le promesse non verranno mantenute, fino a quando ci sarà ancora amore nel guardarci al mattino, io con i capelli arruffati, tu con la barba impiastricciata.
Quei nostri marchi di fabbrica che sono di tutti, ma soprattutto nostri.
Perché lo so che i maschi c’hanno la barba impiastricciata, ma mai impiastricciata come la tua. Del colore della tua. Bella come la tua.
Porterò avanti i sogni miei, miei e basta, perché mi fanno compagnia da tutta la vita, e di lasciarli in un angolino da soli, proprio non me la sento. E cercherò anche di portare avanti i sogni nostri, creati con così tanta determinazione che a lasciarli in camera a marcire, proprio non ce la sentiamo.
E poi, se uno giorno mancherò, se un giorno mancherai, se una mattina mi guarderai e non vedrai più meravigliosi capelli arruffati, ma odiosa routine, schifosi capelli che cadono e si depositano dappertutto, allora io saprò che quello zainetto ti servirà.
Fanno così quelli che c’hanno un piede fuori casa.
Non si danno per scontati mai e mai si giurano amore eterno.
Si dicono solo Si vedrà. 
Ti amerò fin quando ti amerò.
E poi?

E poi basta. 
Un Per Sempre in meno in uno schifoso rifugio, davanti a una schifosa tv, a non doversi dire quanto tempo è durata quella menzogna.
Ti amo di quell’amore che si riservano ai grandi.
E io a un grande, mica posso prenderlo in giro.
Ti amerò fin quando riusciremo a portare qualcosa di bello nell’esistenza dell’altro.
Ti amerò finché mi sarà possibile.
Finchè non conoscerò qualcuno da amare di più. E Dio non voglia che succeda mai.
Finché guardandoti vedrò il tramonto e non l’abisso.
Ti amerò di sentimento entusiasta e realista.
Ti amerò di allegria e di prevedibilità.
Ti amerò con costanza.
Ti amerò quando mi guarderai da lontano e continuerò a far finta di non accorgermene.
Ti amerò sul letto e sul pavimento, che tanto a noi, basta amarci.

Ti amerò con impegno. Perché l’amore non è un lavoro, ma un bellissimo gioco il cui scopo si conosce solo alla fine. Bisogna impegnarsi per arrivare al traguardo.
E se saremo tra quei pochissimi fortunati che avranno la benedizione di amarsi per sempre, beh allora amore mio,amiamoci perbene.
E continuerò ad amarti finché mi sarà possibile ammirare la tua barba impiastricciata come la cosa più bella del mondo. Continuerò a cercarla al mattino e a dirle, a dirti, Buongiorno Amore Mio.

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