♥ ~ ♥ mixed music ♥ ~ ♥

venerdì 31 luglio 2015

CARTA DEI DIRITTI DELL'AMORE...

1) Hai il sacrosanto diritto d’amare.
Nessuno può dirti che non è il momento, che non è il caso, che sei troppo piccola o troppo grande, che sei troppo grassa o troppo magra per farlo. Nessuno può dirti che è troppo presto o troppo tardi. Hai il sacrosanto diritto di amare quanto ti pare e quando ti pare, basta che dentro ti senta a una festa danzante.
2) Hai il sacrosanto diritto d’amare chi ti pare.
Nessuno può dirti che quello o quella non vanno bene per te, che non si fa, che è peccato, che è pericoloso, che è sconveniente, che è impossibile, che “è troppo lontano”, “troppo diverso”, “troppo brutto”, “troppo sciocco”, “troppo povero”, “troppo ricco”, “troppo bello per essere vero” etc. etc. Tutti nella vita ci troviamo ad amare qualcuno che sarebbe meglio odiare, e va bene così. Amare è più bello di odiare (e comunque per odiare avremo tempo).
3)Hai il sacrosanto diritto di esigere rispetto.
Nota bene: non c’è scritto amore. Se ami non è detto che per forza tu debba essere ricambiato, ma rispettato sì. Se ami sei come un piccolo fiore sbocciato ai bordi di una strada molto trafficata e il non amore può piegarti, ma la mancanza di rispetto potrebbe addirittura spezzarti. Esigi sincerità e dolcezza nei modi. Gentilezza ed educazione. Nessuno può trattarti male solo perché sei innamorato.
4) Hai il sacrosanto diritto di essere felice.
Le persone che si innamorano raramente e che raramente hanno quel gran culo di essere ricambiate, quando succede (e tutto allo stesso momento) hanno la tendenza a immaginarsi scenari catastrofici, perché è impossibile per loro amare ed essere amate. Invece, tadan!!!, a volte succede e quelle volte lì bisogna ridere in grande, ballare sotto la pioggia ma anche sotto il sole, quelle volte lì bisogna festeggiare, brindare, giocare a nascondino in camera e dopo fare l’amore.
5) Hai il sacrosanto diritto di esprimere il tuo amore.
Non farti bloccare dalla paura di una figuraccia o di un rifiuto. Tra cinque anni (se siamo sfortunati pure prima) sarà qualcosa su cui sospirare con nostalgia. Vai. Scrivi una lettera, suona quel benedetto campanello, urla, dì “ti amo” o “mi manchi”, dillo anche se non dovesse servire a niente. Nessun “ti amo” è inutile, al limite sarà servito a te, l’avrai lasciato libero di volare e di posarsi su un tetto a guardare le stelle e gli aerei che passano. Non sprecare l’amore, non lo tenere nascosto. E’ come far scadere la nutella. Ma chi ha il coraggio di fare una cosa del genere?
6) Hai il sacrosanto diritto di piangere.
Se sei stato lasciato, se lo stronzo che ha lasciato sei proprio tu ma comunque hai solo voglia di piangere e di spaccare tutto, spacca pure tutto (ma non uccidere nessuno, mi raccomando!). Piangi anche se la maggior parte delle persone ti dirà che non è il caso di piangere per amore, anche se gli amici ti diranno che “quello proprio non si merita le tue lacrime” e poi “c’è una cena stasera, guarda un po’ se esci!”. Hai il sacrosanto diritto di non uscire, di stare sul tuo letto a pensare al suo profilo, alle sue dita, a quella giornata al mare. Hai il sacrosanto diritto di soffrire per amore. Serve al tuo cuore, E’ un favore che gli fai per non lasciarlo appassire.
7) Hai il sacrosanto diritto di incazzarti.
E’ vero che non si può esigere l’amore, ma se qualcuno ti dice che ti ama e poi ti tratta come se fossi un corteggiatore di “uomini e donne” allora qualcosa non torna. E devi farlo presente. Devi parlare. Devi dire “non sono contento”. Devi dire “questa cosa che fai mi fa star male”. Se necessario devi urlare, ma raramente. Piuttosto prenditi un giorno di silenzio e poi torna a chiedere le spiegazioni che chi dice di amarti ti deve. Sempre.
8) Hai il sacrosanto diritto di sperare.
Questa è l’ultima ed è la più difficile. A meno che non siamo alle prese con il nostro primo grande amore sappiamo già che gli amori in genere finiscono. E in genere finiscono pure male. Però diciamoci la verità…che gusto c’è ad amare senza immaginare che potrebbe andare tutto bene? Che gusto c’è ad amare senza illudersi anche solo per un attimo che stavolta potrebbe durare? Che gusto c’è a vivere senza sperare che potremmo innamorarci ancora? Sperare nuoce gravemente alla salute, ma fa tanto bene al cuore, e allora dai…
speriamo bene, speriamo con moderazione, ma comunque speriamo che sia amore.
Susanna Casciani

Nessun commento:

Posta un commento