1_ Il figlio del papi. Esiste ancora, anzi, è vivo, vegeto e presente più che mai. Non si sa bene che lavoro faccia – con tutta probabilità bazzica senza una mansione specifica nell’azienda dei genitori – ma è sempre vestito in maniera impeccabile e costosa dalla testa ai piedi, guida un SUV metallizzato con interni in pelle nera e vanta una laurea presa fuori corso a Castellanza. La sua cultura è inversamente proporzionale al conto in banca: non avrà mai letto Dostoevskij, ma è capace di snocciolare in meno di un minuto tutte le formazioni del Milan da dieci anni a questa parte. Col cellulare ultimo modello che si porta sempre appresso ha un rapporto al limite del carnale – sì, esatto, la passione si accende scaricando app e messaggiando selvaggiamente su whatsapp, non tra le lenzuola. Forse è proprio quello il problema: la carenza di conversazione unita alle carenze erotiche costituisce una combo che non rende sopportabile manco le svariate cene al Bamboo Bar.
Succede per davvero: la conversazione telefonica.
“Ti vengo a prendere alle 9, eh, bambi?”
“Ma bambi… intendi il cerbiatto?”
“Ma no… bambi, bambina!” (fragorose risate)
2_ Il creativo. Non parliamo necessariamente di un pubblicitario, un designer o un artista. Questa categoria è più ampia, e comprende tutti quegli individui estrosi , divertenti e generalmente presi bene che partono ingranando la quarta e in breve tempo scalano di colpo tutte le marce, concludendo infine con una brusca frenata sancita da un messaggio – o da una mail – talmente fantasioso al limite del geniale. L’illusione iniziale di avere a che fare con la persona giusta è comprensibile, ma non temete, dura poco. Dal volervi vedere a qualsiasi ora del giorno (e soprattutto della notte), dalle telefonate frequenti e dalle cene con gli amici – sì, spesso vi fanno conoscere anche i loro amici, ma occhio allo sguardo di intesa, siete sempre e comunque “la tipa” – passeranno all’essere sfuggenti, poco reattivi e spesso non pervenuti. La whatsappata finale che vi lascerà di stucco e che sarà il tema portante delle future uscite con le amiche è in arrivo. Game over.
Succede per davvero: il messaggio.
“Dove sei?”
“Lontano.”
3_ Houdini. Un grande classico, il maestro indiscusso della sparizione. Non c’è molto da dire su di lui, è il professionista supremo del dileguamento ed è soprattutto una categoria trasversale a tutte quelle analizzabili. L’avete incontrato al Capetown, al Rollover, da Ugo, a una cena da amici, magari avete pure passato una one-night-stand indimenticabile o vi siete limitate a scambiare il numero di telefono, colme di una speranza ai limiti dell’ingenuità… poco conta, così come è apparso nella vostra vita, di colpo scomparirà. Rassegnatevi, non cercatelo, evitate di mettere a repentaglio la vostra dignità: è come quando andate al cinema convinte di vedere un bel film, e uscite disgustate alla fine del primo tempo, non potevate saperlo prima.
Succede per davvero: la promessa mancata.
“Dai, ci sentiamo domani.”
Segue silenzio imbarazzante e colmo di disagio.
4_ Il fidanzato. Spesso traditori cronici, di norma si dividono in due sottoinsiemi: quelli ammettono di avere un rapporto stabile e duraturo, ma che beccate sempre in giro senza la dolce metà (e qui la domanda sorge spontanea: ma quando mai la vedono questa cristiana?), oppure quelli in crisi da mesi – a volte anni – ma che comunque non si mollano. Evitate di cadere nel tranello del corteggiamento serrato e delle belle parole che vi ripeteranno ogni volta in cui decidono che hanno voglia di vedervi: non sarete mai il faro che porterà la luce nelle loro misere vite, se vi va bene verrete relegate alla stregua di una adrenalinica ma momentanea distrazione. E a ben pensarci, se si comportano così con la presunta fidanzata – a volte promossa al ruolo di moglie – è matematico che potrebbero fare altrettanto se al posto suo ci foste voi: per loro è molto facile uscire e scoparsi il mondo, il difficile sta proprio nell’uscire e non farlo.
Succede per davvero: la mail.
“Ciao, come stai? Volevo dirti che mi sposo. Desideravo lo sapessi direttamente da me, e non da qualcun altro. Quando ci vediamo?”
5_ L’indeciso. E’ indiscutibilmente più di un amico, ma non è nemmeno un amante. Allora cos’è? Il problema è che non lo sa nemmeno lui. A fronte di un’intesa psicologica innegabile, vi scontrate con l’assenza – da parte sua – di qualsiasi approccio fisico, partendo dal basilare limone a fine serata. Le uscite si protraggono, l’intimità cresce, ma nulla accade, e ben presto vi ritrovate intrappolate in un malefico loop di auto-giustificazioni, e – soprattutto – in un rapporto platonico dal quale sembra impossibile uscire. La triste verità? Quasi certamente non gli piacete abbastanza, ed è altrettanto probabile che vi stiate dividendo la torta con qualcun’altra. Vero è che questi personaggi amano pompare il proprio ego più di un palestrato alla Get Fit, e poi la solitudine, si sa, è una brutta bestia.
Succede per davvero: il tentato (e fallito) approccio.
“Io ci tengo veramente a te. Non ti è chiaro? Non ho secondi fini come altra gente con cui sei uscita.”
“Oh, che peccato.”
Ben lungi dall’aver esplorato tutta la varietà umana, ringrazio in anticipo gli Imbruttiti e le amiche che hanno contribuito alla stesura di questo articolo, ovviamente to be continued.
Il Milanese imbruttito
Dimentichi il perdente, quello che perde sin da piccolo, quello che anche quando pensa di aver finalmente vinto qualcosa all'improvviso gli gira tutto storto e la perde inesorabilmente. In amore come in tutto il resto. R. L.
RispondiElimina