♥ ~ ♥ mixed music ♥ ~ ♥

domenica 30 novembre 2014

Vi auguro di svegliarvi sempre con un motivo per sorridere.

Vi auguro riparo, certezze, mani, carezze, parole strette nei baci più dolci.

Vi auguro di pensare sempre che ne “vale la pena”, anche quando sorgono incomprensioni, anche quando ci si prende a parole, anche quando il buio sembra per un attimo ricoprire il cuore, senza via di scampo. A quel punto vi auguro di pensare che la via di scampo c’è sempre ed è rinchiusa nell’esserci, è rinchiusa nel bene, nell’amore che si è disposti a dare.
Vi auguro meno dubbi e più speranza.
Il sole, ogni giorno, bello come quando ti alzi la mattina di Domenica e la sua luce entra dalla finestra per illuminarti gli occhi ancora stanchi e la pelle.
Vi auguro di fare sempre la pace quando vi capiterà di litigare, vi auguro di farla con un bacio, guardandovi negli occhi, parlandovi così, leggermente e anche se vi capiterà di urlare, vi auguro di non lasciarvi mai la mano.. ma prendetela e posatela sul cuore.
Vi auguro le stelle in una notte d’estate, di fare l’amore e risvegliarvi con la voglia di stare ancora un pò accanto, ancor prima del caffè.
Vi auguro una vita, che, se anche ce la mette tutta per essere in bianco e nero, sia sempre a colori.
Vi auguro di non dovervi necessariamente spogliare per sentire i brividi, vi auguro di sentirli sempre sulla schiena, sulle mani, anche solo per un tocco delicato, una carezza.
Di essere profumo capaca di inondare e far rifiorire il cuore di primavera..”
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venerdì 28 novembre 2014




Mi piacciono le persone che fanno il primo passo: nel torto, nella ragione, poco importa.Hanno l’intelligenza e la volontà di non farti andare via. Mi piace la spontaneità, quel ricominciare il discorso in sospeso, quel dire grazie anche se non ce n’è bisogno.E’ grazie a loro se questo mondo a volte si inonda di calore e vita, è grazie al loro coraggio di restarti accanto, correggerti o condividere con te un pezzetto della vita.
 Tatiana Andena

giovedì 27 novembre 2014

In India insegnano "le quattro leggi della spiritualità".

La prima dice: "La persona che arriva è la persona giusta", cioè nessuno entra nella nostra vita per caso, tutte le persone intorno a noi, tutte quelle che interagiscono con noi, ci sono lì per un motivo, per farci imparare e progredire in ogni situazione.
La seconda legge dice:
"Quello che succede è l'unica cosa che sarebbe potuta accadere." Niente, ma niente, assolutamente nulla di ciò che accade nella nostra vita avrebbe potuto essere altrimenti. Anche il più piccolo dettaglio. Non c'è un "se avessi fatto quello sarebbe accaduto quell'altro...". No. Quello che è successo era l'unica cosa che sarebbe potuta succedere, ed è stato così perché noi imparassimo la lezione e andassimo avanti. Ognuna delle situazioni che accadono nella nostra vita sono l'ideale, anche se la nostra mente e il nostro ego siano riluttanti e non disposti ad accettarlo.
La terza dice:
"Il momento in cui avviene è il momento giusto." Tutto inizia al momento giusto, non prima non dopo. Quando siamo pronti ad iniziare un qualcosa di nuovo nella nostra vita, e allora che avverrà.
La quarta ed ultima:
"Quando qualcosa finisce, finisce." Proprio così. Se qualcosa è conclusa nella nostra vita è per la nostra evoluzione, quindi è meglio lasciarlo, andare avanti e continuare ormai arricchiti dall'esperienza.
Penso che non sia un caso che stai leggendo questo, se questo testo è entrato nelle nostre vite oggi; è perché siamo pronti a capire che nessun fiocco di neve cade mai nel posto sbagliato."

mercoledì 26 novembre 2014

Puoi alzarti la mattina, lavarti, vestirti e fare tutto quello

che devi fare durante la giornata. Puoi impegnarti in mille progetti, andare in mille posti diversi, prenotarti un viaggio. Puoi guardarti allo specchio e giustificare le occhiaie dando la colpa allo stress. Puoi guardare i tuoi amici, seduto al tavolo di un locale affollato, e convincerti che loro ti bastano, in fondo ti bastano. Puoi rinchiuderti in casa la Domenica pomeriggio, guardando film tristi, solo perché hai voglia di piangere un po’ e poi, far finta di niente il Lunedì mattina. Puoi farlo e puoi pure illuderti che tutto questo sia sufficiente , che la tua vita va bene così, che così non si sta male, tutto sommato. Che all’amore non vuoi dare più tutta questa priorità e ti dici che non puoi far ruotare tutto intorno a qualcun’altra. Puoi farlo, certo che puoi! Ma fino a quando ci riuscirai?

martedì 25 novembre 2014

25 NOVEMBRE GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE ....

Due cose mi hanno sempre sorpreso: l'intelligenza degli animali e la bestialità degli uomini. 

-Tristan Bernard



NON E' LA DISTANZA CHE DIVIDE LE PERSONE

"Non è vero che a dividere le persone ci pensa la distanza.
Non servono i chilometri per allontanarsi.
Le persone si perdono anche a pochi passi dal cuore.
Se ne vanno affievolendosi fra gli spazi di una mano
che non ha saputo afferrare la loro
tenendola stretta".
Om Shanti

lunedì 24 novembre 2014

“L’Amore arriva quando meno te lo aspetti. E generalmente è il giorno in cui decidi che, chissenefrega, oggi esci in tuta, non ti trucchi e ti pettini alla cazzodicane, tanto non devi vedere nessuno.” 

domenica 23 novembre 2014

Mia nonna diceva che quando una donna si sentirà triste,

quello che potrà fare è intrecciare i suoi capelli: così il dolore rimarrà… intrappolato tra i suoi capelli e non potrà raggiungere il resto del corpo.

Bisognerà stare attente che, la tristezza, non raggiunga gli occhi, perché li farà piangere e sarà bene non lasciarla posare sulle nostre labbra, perché ci farà dire cose non vere; che non entri nelle tue mani – mi diceva – perché tosterà di più il caffè o lascerà cruda la pasta: alla tristezza piace il sapore amaro.
Quando ti sentirai triste, bambina, intreccia i capelli: intrappola il dolore nella matassa e lascialo scappare quando il vento del nord soffia con forza.
I nostri capelli sono una rete in grado di catturare tutto: sono forti come le radici del vecchio cipresso e dolce come la schiuma della farina di mais.
Non farti trovare impreparata dalla malinconia, bambina, anche se hai il cuore spezzato o le ossa fredde per ogni assenza. Non lasciarla in te, con i capelli sciolti, perché fluirà come una cascata per i canali che la luna ha tracciato nel tuo corpo.
Intreccia la tua tristezza – mi disse – intreccia sempre la tua tristezza.
E, domani, quando ti sveglierai con il canto del passero, la troverai pallida e sbiadita tra il telaio dei tuoi capelli.*
[Paola Klug]

venerdì 21 novembre 2014

Quando ero piccola mi dicevano che essere istintiva, determinata, cocciuta, emotiva e un po' folle era "sbagliato" .. che ne avrei pagato le conseguenze ...  Oggi mi guardo attorno e dico che sono felice di non essere come gli altri , di aver mantenuto inalterata nel tempo la mia "follia", di ragionare con il cuore prima che con la testa , di provare emozioni e sentimenti come quando ero bambina , di non essere condizionata da cose e persone ... Mi guardo attorno e penso che se non fossi come sono sarei già morta , morta di noia, di disperazione, di rassegnazione ... Mi guardo attorno e dico " tenetevi la vostra normalità " .. Che della mia follia ne faccio un vanto ed una scelta di vita ❤️
(A.D)

mercoledì 19 novembre 2014

Ti resto accanto anche quando non mi vedi.

E cerco di capire, tu che un giorno sei una rosa e quello dopo sei una spina. 

Ti resto accanto in questo tempo indefinibile, nel tempo che ti prendi per pensare, per trovarti e intanto se la ride, passa e se ne frega. 

Tempo troppo breve se ci scappa da ridere o da vivere, tempo troppo lungo se ti fai aspettare. 

Se ti volti non mi vedi. Neanche avanti non mi vedi. 

Io sono al tuo fianco, senza spingere nè tirare, nel posto in cui ti puoi appoggiare quando perdi l’equilibrio. Di fianco, per dirti all’orecchio che ti voglio bene, per non perderti di vista neanche quando ti allontani. 

Di fianco, per non oscurare la tua luce, per non coprire la strada che vuoi fare, per solleticarti se ti chiudi nei pensieri. 

E non occorre che allunghi la mano per cercare la mia, non l’ho mai mollata. E non occorre che allunghi la mano per cercare la tua, è sempre stata nella mia.

(E.Cattani)1903997_1477772895770842_237975441_n

BUONGIORNO....

“Buongiorno a chi cerca scuse. A chi prova a sottrarsi. A chi sa di aver sbagliato e ha paura di affrontare la realtà. Buongiorno a chi certo non potrà nascondersi a vita. Che tanto per quanto uno cerchi di fingere, prima o poi la verità viene a galla. A chi farebbe prima ad ammettere le proprie colpe. Buongiorno a chi non sa chiedere scusa. A chi è bravo a scaricare su altri, colpe che ha. A chi a furia di giocarci, finirà con il rimanere giocato. Buongiorno a chi del gioco altrui finisce con il rimanerne vittima. A chi rimane ostaggio del proprio Cuore e non riesce più a reagire. A chi dovrebbe sbattere la porta ed andarsene via. Buongiorno alle persone troppo coinvolte a chi ci mette l’anima. A chi l’anima ce l’aveva messa, ma poi se l’è ripresa. Alla fine di una storia. Buongiorno a chi non aveva messo in conto un finale di questo tipo. A chi per la verità non aveva mai pensato ad una fine. A chi comunque avrebbe preferito lasciarsi con un abbraccio. Buongiorno a chi si ostina a voler bene alle persone anche queste non lo meritano affatto. A chi è troppo buono per odiare, soprattutto chi ancora ama. A chi vorrebbe essere diversa, ma non lo è. Buongiorno a chi continua a rimanerci male, ma non sa comportarsi in altro modo. A chi di riuscire a trattenersi non è proprio capace. A chi ci mette il Cuore e forse lo fa troppo. Buongiorno a chi si ripromette sempre di cambiare, ma non cambia mai. Che quando è il Cuore a decidere, non si riesce a convincerlo. A chi finisce con il commettere sempre gli stessi errori e a ritrovarsi nelle medesime situazioni. Buongiorno a chi è per quello che appare e forse è questo il suo errore. A chi farebbe meglio a nascondersi un po’, perché a volte la gente è quello che cerca. A chi si chiede se ci sia gente come lei al mondo, e se si, vorrebbe sapere dov’è. 
Buongiorno, buona giornata a tutti voi!”

C’è chi passa notti insonni per dimenticare quei 5 minuti, chi invece 5 minuti gli bastano per perdonare i torti di una vita..


c’è chi porta rancore per quella parola scappata, chi invece impegna parte della sua vita con la speranza di sentirla.. c’è chi sarebbe capace di amare la persona che la sta pugnalando, chi invece non si accorge di chi gli sta donando il cuore..c’è chi non vede la soluzione migliore perché abbagliato dalla rabbia e chi pur vedendoci chiaro inciampa negli stessi errori, c’è chi perdona l’odio e chi disprezza l’amore, sarebbe tutto troppo semplice.. ma questa è la vita.
Claudio Cassani

lunedì 10 novembre 2014

Oggi se ne andato un amico,

una di quelle persone che incontri perchè la vita ti fa un regalo, non ci vedevamo spesso ma i ricordi che ho di lui sono tanti … Persona generosa, buona, un po’ matto, difficile fargli cambiare idea quando ne aveva una, amava stare in compagnia, si faceva in quattro per gli amici … Amava  viaggiare, non lo fermava nulla, ne il parere dei medici ne la malattia, diceva "  tanto devo morire lo stesso , voglio morire non lasciando indietro nulla, specialmente le cose che amo " .. Quando lo rimproveravo per questo , mi prendeva in giro " parli proprio tu,  che sei più matta di me , siamo due acquario non dimenticarlo " e gli occhi gli diventavano lucidi ..
Aveva  un'enorme  sensibilità , si commuoveva se gli argomenti toccavano i sentimenti, una sera d'estate  davanti a qualche bottiglia di prosecco insieme agli amici parlammo d'amore …. E passammo la serata tra lacrime e ricordi … quante lacrime …
Amava il mare , ogni scusa era buona per andarci , e quando gli consigliarono un posto più riposante come il lago o la montagna lui rispose " volete mandarmi con i vecchi ? Non sono ancora da ospizio " e partì per ibiza ( isola che amava )…
Voglio ricordarti così , sprezzante e amante della vita, sapevo che te ne saresti andato senza preavviso, era quello che volevi …
Voglio solo dirti che mi mancherai, ci mancherai … spero tu possa leggere queste mie righe, tanto sono sicura che anche dove sei adesso farai di testa tua … e se puoi, da lassù dammi un'occhiata ogni tanto per il motivo che  sai, perché sono un po’ matta come te…

Ciao Franco



Potremmo essere in giro a passeggiare in una città qualunque,

col caldo, mano nella mano e io dovrei accorgermi del tuo sorriso triste e allora darti un bacio o prenderti il viso e farti fare una smorfia che mimi la gioia. Sorrideresti e il mio desiderio di felicità per te sarebbe compiuto.La verità è che i tuoi sorrisi tristi a me piacciono, perché a te stanno bene, perché li sai trattare, li sai adoperare e mettere in fila senza che rompano le righe. Se lo facessi io sarei penoso.Questo è il punto: faccio pensieri e desidero cose nuove. Non importa cosa so. Per la prima volta, non importa.Non so da dove vengono o come si chiamino e non potrei spiegarle a nessuno eccetto te, con un po’ di tempo, con un po’ di pause, con quei silenzi che non saprei riempire, all’inizio.Ma potrei imparare.Sono un pessimo romantico, lo ammetto. E’ per questo che non sono riuscito a farti innamorare. Lo so che è così.Ho immaginato che potessi bastare io, con i miei modi normali e l’aria spavalda. Fintamente sicura. E del tempo, per spiegarti quello che manca, per farti vedere che ne sarebbe valsa la pena, alla fine.Ho provato, che dire, a farmi scegliere. Ho sperato. Dovevo. Era una possibilità, capisci? Come fare a metterla via, a dimenticarla. Forse aspettando, forse non era il momento. Forse io e te abbiamo un altro tempo. Sono sicuro che con qualche giorno in più, ora in più, ti avrei portato via con me. E’ l’idea che almeno una volta succeda, no? Hai presente? Quell’idea invasiva e sotterranea che si inabissa o si palesa e lo fa una volta sola per tutte e se l’avverti non puoi far finta di niente se hai un po’ di senno.Come un sibilo fluttuante e sinuoso.A me è successo questo: non sono riuscito a fare finta di niente, non volevo, in fondo.Non potevo far altro che cercare di portarti con me, dal profondo, per egoismo quasi, per farmi stare bene. Anche se sapevo di non potere. Anche se era rischioso. Anche se tu non vuoi, anche se, infine, la tua felicità non dipende da me.E non posso fare a meno di chiedertelo di nuovo. Solo per essere sicuro.Verresti?

—   Italo Calvino – Gli amori difficili


venerdì 7 novembre 2014

A NOI LA SCELTA….


Se gettate a terra una palla, essa rimbalza, e se la tirate contro un muro, ritorna indietro e vi colpisce. Ora, supponiamo che, camminando in montagna, vi divertiate a gridare una parola, un richiamo; che cosa succede? La montagna ve lo restituisce. Il suono, la parola hanno incontrato un ostacolo che li ha fatti rimbalzare. Dunque, se gridate: “Ti voglio bene!”, da ogni parte l’eco vi risponderà: “Ti voglio bene, ti voglio bene, ti voglio bene…”. Se gridate: “Ti detesto!”, da ogni parte l’eco vi ripeterà: “Ti, detesto, ti detesto…
“Sono leggi fisiche, e le leggi fisiche sono un riflesso delle leggi psichiche, spirituali.
Dobbiamo dunque capire che le stesse leggi regolano anche la nostra vita interiore. Continuamente con i nostri pensieri, sentimenti e azioni emettiamo onde benefiche o malefiche che viaggiano nello spazio fino a quando incontrano un ostacolo che ce le rimanda indietro, facendoci ricevere regali o bastonate. 

Eh si, ciò che si manda si riceve.”(O.M. Aïvanhov)

mercoledì 5 novembre 2014

Fai attenzione alla tua ombra…

Ogni uomo ha un fratello che è la sua copia esatta. È muto e cieco e sordo ma dice e vede e sente tutto, proprio come lui. Arriva nel giorno e scompare la notte, quando il buio lo risucchia sottoterra, nella sua vera casa. Ma basta accendere un fuoco e lui è di nuovo li, a danzare alla luce delle fiamme, docile ai comandi e senza la possibilità di ribellarsi.
Sta disteso per terra perché glielo ordina la luna, sta in piedi su una parete quando il sole glielo concede, sta attaccato ai suoi piedi perché non può andarsene. Mai.
Quest’uomo è la tua ombra. È con te da quando sei nato. Quando perderai la tua vita, la perderà con te, senza averla vissuta mai.
Cerca di essere te stesso e non la tua ombra o te ne andrai senza sapere che cos’è la vita.
(G. Faletti)

Un raffreddore passa, un pullman passa, un temporale passa, la voglia di studiare passa…

ma una persona non passa così facilmente. Quando una persona se ne va non esulti come quando finisce il raffreddore, non dici “vabè, tra 20 minuti ne ho un altro” come quando perdi il pullman, non spunta il sole, non scarti subito i libri ed è finita lì. Una persona quando se ne va, ti lascia un vuoto dentro e questo vuoto non passa. Non subito. Forse mai.

martedì 4 novembre 2014

VORREI POTERTI DIRE...

Vorrei poterti dire che andrà tutto bene,
vorrei poterti  dire che nulla può distruggerti,
vorrei poterti dire che qualunque cosa accadrà
c’è sempre un modo per uscirne,
vorrei poterti dire che la vita è una sfida
e arrendersi  prima che la partita sia finita
è un errore,
vorrei poterti dire che il coraggio arriva ad ogni passo
e se stai fermo non lo senti,
vorrei poterti dire che i sogni  si avverano
se ci credi con tutto te stesso,
vorrei  poterti dire che la vita ha un tempo
e quello che perdi  nessuno  potrà restituirtelo,
vorrei poterti dire che stare con qualcuno non
vuol dire stare con chi desideri
e avere il cuore altrove non ti fa stare bene
dove sei….
Vorrei poterti abbracciare , tenerti  il stretto
e contagiarti con i miei pensieri,  e chissà
se riusciresti ad ascoltare tutto quello 
che ho da dirti ..


(A.D)

lunedì 3 novembre 2014

Ho imparato che le cose belle non si raccontano, non a chiunque ;

perché non tutti i sorrisi profumano
di sincerità. Qualcuno lo fa solo per circostanza.
Ho imparato che farsi dei programmi, compilare
liste e tabelle, serve a ben poco. Se arriva un
tornado, porta via tutto lo stesso. Anche se pensi
di aver ancorato tutto. Anche se credi che, a te,
proprio a te, non succederà mai.
Ho imparato che non importa quanto le persone
sbagliano. Non sempre le persone sbagliano per
cattiveria. E allora ti basterà guardarle negli occhi,
guardarle a fondo, per capire se son dispiaciute.
Ho imparato che la vita è sottilissima, fragilissima,
come un vaso di vetro soffiato. E anche se la riempi
con cura, con dedizione, domani un colpo di vento
può buttarla giù. E non puoi fare niente.
Non puoi evitarlo.
Ho imparato che non ha senso circondarsi di troppe persone,
perché molte di quelle persone giocano solo il ruolo
delle comparse, ma quelle che contano, quelle che
t’ameranno sopra ogni cosa, le conterai su una sola mano.
Ho imparato che non occorre crucciarsi quando
qualcuno non capisce ciò che provi a dirgli.
Probabilmente non vuole capirlo.
E le persone non si processano per questo.
Si lasciano libere. Anche se libere vorrà dire lontane da noi.
E ho imparato che non ha senso, dopotutto, chiedersi
se in qualche maniera, il destino interverrà per far
capire qualcosa a chi ha finto di non capire.
Non ha importanza. Conta ciò che abbiamo imparato noi.
Ciò che ci ha resi diversi da quel che eravamo.
E ho imparato che anche quando la speranza ci è amica,
e ci consola, quel che conta è tenere i piedi per terra,
senza smettere di crederci mai. Perché probabilmente,
il credere, ci fa da benzina, da linfa vitale, da appiglio,
quando tutto rischia di andare in frantumi.
Gin.

sabato 1 novembre 2014

Avrei voluto essere meno emotiva, più determinata, meno ansiosa…

malinconica, più gaia e solare.
Se avessi potuto scegliere
di certo mi sarei scelta una personalità diversa.
Ma sono quel che sono
e forse il mio abito colorato non mi dispiace affatto…
è vero sono dannatamente fragile,
mi fossilizzo per giorni interi nell’intento di sezionare
un discorso,una pausa
un sospiro sfuggito ad una conversazione,
una parola mi lavora dentro per un periodo interminabile.
Mi lascio coinvolgere,
impegno tutta me stessa nell’andare sempre oltre,
fin dove arrivano i miei occhi dopo mi lavora il cuore.
A pensarci bene amo questo mio strano modo di essere
pur non accettandolo nella sua totale complessità.

Molto erroneamente, è credenza popolar-cattolica che la festa americana chiamata Halloween, sia la festa di Satana..

Beh,
iniziamo a fare un po di correzioni:
1)Non è una festa americana ma celtica(europea dunque)..
2)Essendo celtica non può essere rivolta a Satana poiché Satana è un personaggio introdotto con la chiesa cattolica..
3)Halloween è semplicemente la forma contratta della frase: “All allows’eve” ovvero, “vigilia di Ogni Santi”
4)Il vero nome della festa è Samahin.
Cosa ha di speciale questa festa?
È semplicemente il giorno più potente(a livello energetico) dell’anno..
in questo giorno,terza e quarta dimensione,si fondono..
ovvero il mondo fisico e quello astrale o degli spiriti,interagiscono..
Come molte feste celtiche, veniva celebrata a più livelli:
dal punto di vista materiale era il tempo della raccolta e dell’immagazzinamento del cibo per i lunghi mesi invernali..
Essere soli in questa occasione significava esporre sé stessi ed il proprio spirito ai pericoli dei rigori invernali.. Naturalmente,
questo aspetto della festa ha perso in epoca moderna gran parte del suo significato, visto che oggi le carestie fortunatamente non costituiscono più un problema come presso le antiche società rurali..
Spiritualmente parlando,
la festa era un momento di contemplazione..
Per i Celti morire con onore, vivere nella memoria della tribù ed essere ricordati nella grande festa che si sarebbe svolta la vigilia di Samhain era una cosa molto importante (in Irlanda questa sarebbe stata Fleadh nan Mairbh, “Festa dei Morti”).
Questo era il periodo più magico dell’anno: il giorno che non esisteva..
Durante la notte il grande scudo di Skathach veniva abbassato, eliminando le barriere fra i mondi:
I morti avrebbero potuto ritornare nei luoghi che frequentavano mentre erano in vita, e celebrazioni gioiose erano tenute in loro onore.
Da questo punto di vista le tribù erano un tutt’uno col loro passato ed il loro futuro. Questo aspetto della festa non fu mai eliminato pienamente, nemmeno con l’avvento del Cristianesimo..
Questo giorno non è né buono né cattivo..
è solo POTENTE!
Ma perché allora è così cara ai satanisti?
Semplice!

In questo giorno gli spiriti,compreso Satana,sono molto molto vicini,per cui,chi conosce questa realtà,la sfrutta..
Ma,nel tentativo di trovarmi il pelo nell’uovo e dirmi che però la tradizione di vestirsi da streghe e mostri è macabra,state tralasciando la cosa più importante di tutti:
IN QUESTO GIORNO,CHI ASSERISCE DI ESSERE DI BUONI INTENTI,POTREBBE PREGARE PREGARE PREGARE!
PERCHÉ NON SONO VICINO A NOI SOLO GLI SPIRITI CATTIVI…
IN QUESTO GIORNO,
MAESTRI ASCESI,ANGELI,SANTI..
SONO AL NOSTRO FIANCO..
E POTREMO,CON LORO,ILLUMINARE IL MONDO!
ma noi no..
ci soffermiamo sempre alle apparenze..
senza chiederci ad esempio il significato delle zucche intagliate o dei costumi in maschera..
Bene,
vi spiegherò il senso di queste “sciocchezze”..(che per me sono importantissime)

I celti,intagliavano gli ortaggi in modo che somigliassero a loro e li ponevano sui davanzali delle finestre cosicché lo spirito dei loro antenati,li avrebbero riconosciuti e sarebbero andati a trovarli..
(all’epoca non esistevano i selfy..)
Per quanto riguarda il mascherarsi,
dato che si celebravano i morti e si doveva dire addio a ciò che non serviva,
la popolazione celta,
si travestiva nelle cose che più gli facevano paura,per esorcizzarla e mandarla via per sempre!
—–
Trovo questa festa di un significato molto profondo,e anche noi potremo celebrarla eliminando ciò che ci fa male..
paure,rimpianti,rabbia,rancore ..
potremmo anche chiedere al Signore di illuminare questa umanità allo sbaraglio..
Ora che sappiamo il vero senso di Halloween,
potremmo unirci per sognare un mondo migliore per tutti..
Un abbraccio,
Luigi Perez