♥ ~ ♥ mixed music ♥ ~ ♥

mercoledì 25 settembre 2013

Credo che ognuno abbia alcuni pezzi di sé sparsi in giro per il mondo. Solo che non lo sa. Ecco perché, a volte, quando ci troviamo in un luogo dove non siamo mai stati prima, ci sentiamo così a nostro agio da avere la sensazione di appartenere a quel posto. Come se, in fondo, fossimo sempre stati lì. E’ così, semplicemente: quello è “uno dei nostri luoghi”. Una delle parti di noi che stavamo cercando.
Per questo dobbiamo viaggiare. Per recuperare più pezzi possibili, per “ricostruirci”. Conoscere altri posti, altre tradizioni, altri cieli, altre albe, altri tramonti, altre città, altre vite. Conoscerli. Per riconoscerci.

Voglio fare un viaggio. Un viaggio, non un vacanza. Le vacanze si fanno per abbronzarsi; e per riposarsi, una volta l’anno, dalla stanchezza di sopravvivere in giorni sempre uguali. 
Chi viaggia, invece, non ha bisogno di vacanze. Perché respira giorni sempre nuovi. Chi viaggia, s’arricchisce ogni giorno di quello che vede, che conosce, che sente. Chi viaggia, s’interessa di tutto. E si stanca, sì: ma d’entusiasmo. Per chi viaggia non è fondamentale la destinazione: il vero viaggiatore s’innamora già del percorso. E allora “viaggiare” è un modo di vivere. Forse il migliore.
Voglio fare un viaggio lungo un anno. O magari, tutta una vita: un viaggio nel viaggio.
Mi basterebbe un viaggio di ventiquattrore. Ogni giorno.
Ti va di partire con me?

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